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L’ordine del discorso

La copertina del numero 52.

Gesti, segni, parole, disegni costituiscono alcuni degli elementi costitutivi dei linguaggi utilizzati per ordinare le società secondo principi che di volta in volta includono o escludono. Il linguaggio è uno degli spazi più contesi fra chi detiene potere e chi aspira a ottenerlo, fra chi vuole esplicitare la propria identità e chi vuole invece mettere in discussione o addirittura negare quella altrui, ma allo stesso tempo si rivela uno spazio che permette a chi dissente di riconoscersi e iniziare a costruire una forma di opposizione. L’ordine del discorso parte da queste considerazioni per esplorare alcune delle possibili variazioni conflittuali dei linguaggi. Dal discorso razzista al linguaggio che delinea l’idea di decoro urbano, dalle lingue dei segni ai tatuaggi e ai murales, dalla ricerca di una lingua internazionale comune all’affermazione dell’inglese come lingua “franca”, il numero pone i linguaggi al centro della riflessione storica come spazi da indagare per comprendere le dimensioni sociali dei conflitti.

Indice n. 52 (mag-sett 2020)

(A un anno dall’uscita del numero sarà possibile accedere gratuitamente agli articoli in .PDF)

EDITORIALE

ZOOM

LE IMMAGINI

SCHEGGE

LA STORIA AL LAVORO

  • Francesca Socrate, La linguistica dei corpora. Linguaggio e conflitto (anche qui)

COMICZ

  • Andromalis, Cut up for dummies. Piccolo manuale di conflitto linguistico

VOCI

ALTRE NARRAZIONI

LUOGHI

  • Progetto “San Basilio, Storie de Roma”, Inquisizione del XXI secolo. Apparizioni (e sparizioni) in borgata

INTERVENTI

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